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JingPad A1 – Recensione del tablet ARM con GNU/Linux!

Alcuni mesi fa vi avevo parlato della campagna Indiegogo relativa al JingPad A1, uno dei pochissimi tablet con SoC ARM e sistema operativo GNU/Linux derivato da Ubuntu.

Nel caso voleste tornare sull’argomento, ne avevo parlato nel mio articolo “JingPad A1 – Interessante progetto del Tablet GNU/Linux (JingOS) con SoC ARM“. Ringraziando la JingLing Tech Company, ho avuto la possibilità di ricevere in anteprima un JingPad A1 “DVT – Design Validation Test”, ossia un’unità di sviluppo. Le unità DVT sono sostanzialmente dei dispositivi pienamente funzionanti, ma che potrebbero differire leggermente dal prodotto finale.

Unboxing ed impressioni sul Design

Il JingPad A1 mi è stato consegnato tramite corriere espresso, in una elegante scatola nera ed un etichetta non troppo nascosta che recita “Sample Device – JingOS ARM Alpha – JingPad A1 DVT Version“, mentre la tastiera “Pogo PIN” magnetica, in scatola bianca separata, è definita “EVT” (Engineering Verification Test, sostanzialmente lo step precedente del DVT!).

Al primo avvio, JingOS da il benvenuto al nuovo utente richiedendo le informazioni base di profilazione:

JingOS_Welcome_01

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Una volta effettuata la procedura inerente il primo avvio ci si ritrova con il JingPad A1 pronto all’uso:

JingPad A1 (DVT) con Tastiera fisica ed aggancio magnetico (EVT) e Book Cover magnetica

Appena messe le mani sul tablet, il retro in vetro Gorilla Glass restituisce un touch & feel decisamente apprezzabile, così come la scocca laterale di ottima fattura, la sensazione è quella di avere tra le mani un tablet di qualità premium. La domanda sorge spontanea: si vedranno le ditate? Ebbene, posso confermare che il trattamento oleo-fobico è di ottima fattura, come i seguenti video possono dimostrarvelo:

L’altra cosa che mi sono subito chiesto è stata quella relativa alla visione del display in mobilità, quindi in ambienti in cui la luce del sole / artificiale potesse creare riflessi o comunque non rendere i contenuti pienamente visibili, così non ho potuto fare altro che uscire in giardino e valutare di persona:

Visibilità dello schermo del JingPad A1 all’aperto

Il display focalizza l’attenzione dell’utente, ma posso confermarvi che i dettagli costruttivi sono ammirevoli, seppur sia un’unità DVT (che, appunto, mira all’individuazione di eventuali elementi del Design da rivedere).

JingPadA1-Bordi

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I bordi del display sono ben dimensionati e proporzionati (lato corto e lato lungo), anche per quanto riguarda uno dei due lati corti in cui è integrata la fotocamera frontale ed i due sensori di luminosità e prossimità.

Per quanto riguarda la tastiera, sono rimasto piacevolmente colpito dalla qualità costruttiva, benché mi sia stata invitata un’unità EVT (Engineering Validation Test).

JingPad_A1_Tastiera_2

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Questa tastiera ha due peculiarità:

  • Il JingPad A1 si aggancia magneticamente
  • Non richiede alimentazione ausiliaria, non ha alcuna batteria, utilizza i Pogo Pin per funzionare con JingPad A1

Queste caratteristiche fanno si che in mobilità l’utilizzo della tastiera risulti molto comodo, in quanto occorre solo preoccuparsi che il tablet sia carico e, nel momento in cui si vuole utilizzare il solo tablet, facendo una piccola flessione nell’angolo in basso a destra il JingPad A1 si sgancerà dalla tastiera in maniera semplice ma sicura. Di contro, occorre segnalare che con la tastiera in questione il tablet raggiunge circa i 1.6 cm di spessore da chiuso, impattando leggermente sulla portabilità del medesimo.

E’ stata inoltre una piacevole sorpresa la Book Cover, un dispositivo protettivo meno impegnativo rispetto la tastiera, ma altrettanto bello e piacevole al tatto.

JingPad_A1_Book-Cover-01

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Anche in questo caso il JingPad A1 si aggancia magneticamente alla Book Cover, rimanendo “in sede” in modo saldo e sicuro. Paragonando la cover a prodotti similari da me testati, ho trovato una piccola lacuna: lo sblocco automatico del tablet all’apertura della stessa. Sia chiaro, non è un difetto, anche perché lo sblocco con doppio tap sul display è altrettanto comodo, ma credo sia corretto segnalarlo.

Hardware e Prestazioni

JingPad A1 è un tablet che sotto la scocca porta in dote qualità hardware di tutto rispetto, che come da sito ufficiale sono:

  • Display: 11″ Ultra-High AMOLED 2K+ 60Hz (formato 4:3, risoluzione 2368 x 1728, 266PPI), Contrasto 100.000:1, 350nit, TUV Cert)
  • SoC: Unisoc Tiger T7510 8 core (4x Cortex A75 @2.0GHz + 4x Cortex A55 @1.8 GHz) + PowerVR GM 9446 (3 cores 800 MHz con supporto h265/HEVC 8 bit) + Modem Ivy V510
  • RAM: 8 Gb LPDDR4
  • ROM: 256 Gb uMCP (UFS MultiChip Package 3.1) + Slot Micro SD
  • Camera: 16 Mpx AF/Flash (true flash 1.5A) + 8 Mpx
  • Connettività: WiFi 2.4/5 GHz dual band (2*2 mimo), 5G (NanoSIM, inizialmente non in vendita la versione 5G, tenete presente che Tiger T7520 è compatibile con le reti 5G NSA/SA), Bluetooth 5.0, GPS / Glonass / Galileo / Beidou, USB Type-C con supporto OTP
  • Batteria: 8000 mAh (ricarica a 9V/2A 18W)
  • Sensori: giroscopio 6 assi, sensore di luminosità, sensore impronte digitali
  • Dimensioni: 243,5 x 178mm con spessore 6,7mm, peso inferiore ai 500g, rapporto schermo/scocca 90%
  • Varie: doppio microfono per soppressione attiva del rumore di fondo
  • Accessori acquistabili separatamente: Stylus MPP 2.0 con 4096 livelli di pressione (ELAN pen digitizer), Tastiera magnetica con touchpad (200$)

Il display da 11″ con risoluzione 2K+ e luminosità 350 nit è sicuramente una scelta condivisibile, in quanto il dispositivo nasce per un utilizzo bivalente: tablet per la mobilità, desktop per applicazioni più impegnative.

 

L’assenza di porte USB tradizionali non scoraggia affatto, infatti con un semplice adattatore USB Type-C ho potuto collegare al JingPad diverse periferiche, come mouse e tastiera:

…Ma attenzione, nulla vieta di utilizzare Pendrive USB e/o MicroSD/SD (anche contemporaneamente), come mostrato nelle seguenti immagini:

jingPadA1-Pendrive-USB-MicroSD-SD

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Il JingPad A1 presenta anche uno slot per Nano SIM e MicroSD, come da seguente immagine, benché per gli utenti internazionali il dispositivo non permetta di utilizzare il modem integrato per accedere alla connessione dati:

Nonostante ciò, inserendo una sim TIM e successivamente una Vodafone il tablet mostra la rete:

TIM-Italy-network-JingPad-A1

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L’audio stereo dei due speaker è di alto livello, non gracchia e fornisce un feedback sonoro avvolgente: il tablet esteticamente presenta quattro forature nei due lati corti, per cui a primo impatto ci si aspetterebbe quattro speakers, ma occorre sottolineare come questa soluzione sia prettamente estetica, in quanto sono state effettuate le quattro forature per ricercare la simmetria a livello di design.

Dato lo stato del Progetto, appena ricevuto il tablet avevo una gran voglia di testarne le potenzialità, ma ho dovuto ovviamente prima pensare a qualche aggiornamento:

Aggiornamento Firmware da terminale per JingPad A1

Aggiornare il firmware di JingPad A1 alla versione 202109020204 è stato semplice, ma la velocità di download era penalizzata dalla locazione dei Server. Probabilmente il Chinese Great Firewall ha colpito, cosa però prontamente segnalata al mio referente JingLing. Detto ciò, è possibile che nelle prossime settimane vi siano ulteriori aggiornamenti disponibili, quindi occhio a trarre conclusioni affrettate..

A proposito di conclusioni affrettate, solo per i più smanettoni, vi riporto alcuni esiti di benchmark da Terminale, in cui è possibile visionare gli esiti per CPU, RAM e I/O:

Sysbench_JingPadA1_IO

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Questi benchmark sono stati effettuati (ripeto) su un dispositivo Design Validation Test Unit con JingOS Pre-Alpha, ma nei prossimi giorni sicuramente troverete online dei risultati più attendibili registrati su dispositivi commercializzati.

L’autonomia del dispositivo è andata via via migliorando durante l’uso, per poi stabilizzarsi alla ricezione dell’aggiornamento appena citato. Mediante un semplice tool ho avuto modo di estrarre alcune info della batteria presente nel mio dispositivo DVT.

JingPad_A1_Batteria-1

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JingOS – Il SoC ARM ha il suo ecosistema

JingOS è una distro Ubuntu Based, che quindi ne trae pregi e difetti, ma che porta con se molti pacchetti e software pre-confezionati. Personalmente avrei preferito che JingOS fosse direttamente Debian Based, ma evidentemente non ho visione di tutte le carte del mazzo per valutar questa “giocata”.

Fatta questa personalissima premessa, JingOS pre-alpha da me testato ha già raggiunto un buono stato di sviluppo, sia in termini di reattività che funzionalità. Per quanto riguarda le impostazioni del dispositivo, riporto di seguito una galleria immagini inerente il Control Center:

JingOS_ControlCenter_01

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La UI ha preso chiaramente spunto dai competitor, è impossibile negarlo, ma penso sia meglio copiare dai migliori che intraprendere una strada non ben delineata e fallire miseramente. Il Control Center ed il pannello notifiche garantiscono il pieno controllo del dispositivo, portando tutto ciò di cui abbiamo bisogno “a portata di click” (anzi, touch!):

Benché lo Store possa apparire temporaneamente sprovvisto delle varie e blasonate app del mondo GNU/Linux, nei Repo è possibile trovare e scaricare tutti i software di cui si ha bisogno, come ad esempio:

La Home di JingOS

La disponibilità di App compatibili con l’architettura ARM rimane un tema centrale e, fortunatamente, ho avuto modo di testarne diverse, benché lo stato di sviluppo sia ancora “pre-alpha”. Col supporto della Community ho deciso di immolarmi e verificare la presenza nei Repo / Store delle varie App, ed il risultato è nella seguente galleria:

JingPad_A1_App-Clementine

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Testando tutte queste App (nelle foto: Audacity, Blender, Chromium, Clementine, Code Blocks, Firefox, Gimp, Hydrogen, Krita, Libre Office, Mixx, Pinta, Pure Data, VS Code, VS Codium, WPS Office) mi sono reso conto che la presenza di 8Gb LPDDR4 e 256Gb di storage UFS fossero assolutamente necessari per poter affrontare questo progetto con lungimiranza: non nascondiamoci, un tablet ARM su cui gira una vera e propria Distro GNU/Linux è un prodotto per veri appassionati pronti a seguire il progetto per diversi mesi/anni, ed un hardware di questo livello era assolutamente necessario per poter dar respiro ad un progetto di ampio spettro.

Open source – Open Mind

La società JingLing non ha fatto mistero di essere aperta alla community ed avendo mandato un JingPad A1 al team di Ubports si è assicurata un sistema operativo alternativo, almeno sulla carta, che possa essere apprezzato dalla community, ossia Ubuntu Touch su JingPad A1:

Ubuntu Touch in esecuzione su JingPad A1

Diversi sono i Devs che si sono avvicinati a JingOS ed al JingPad A1 e, curiosando sul forum ufficiale è già nato un porting di JingOS per Raspberry Pi (a questo link), mentre sul Gruppo Telegram sono state inviate delle foto di JingOS in funzione su Samsung Galaxy Tab S4 (a questo link).

Per quanto riguarda questa tematica, alcuni utenti si sono posti la domanda inerente il SoC, ossia Unisoc Tiger T7510. Occorre sottolineare come la Unisoc si sia unita alla Open Invention Network, per cui si spera che possa fornire le sorgenti per tutto l’arco di vita del prodotto. Contestualmente, la community sta chiedendo a gran voce l’utilizzo della Mainline del Kernel Linux, nonché sicurezza che vengano sempre rilasciate le sorgenti e che chiunque possa analizzarle e metterci mano.

Il team di sviluppo ha dichiarato che tutte le sorgenti saranno messe a disposizione nel loro spazio GitHub, raggiungibile a questo link, non appena la versione Stable di JingOS fosse stata resa disponibile.

Conclusioni – È una scommessa!

In un mercato in cui è possibile trovare tablet Android/iOS a prezzi concorrenziali, JingLing presenta un tablet molto interessante, qualitativamente di ottima fattura, ma che dovrà dimostrare maturità lato software per poter scontrarsi contro i brand blasonati.

La campagna Indiegogo (a questo link) ha premiato l’iniziativa imprenditoriale della JingLing, con più di 330 backers (alla data) che han prenotato il JingPad A1 in uno dei vari bundle disponibili. Non sono pochi, non sono neanche molti, ma avendo un pricing di rilievo mette in evidenza che esiste effettivamente una nicchia di mercato (o forse più) realmente interessata in un dispositivo simile, una nicchia interessata ad un tablet capace di far girare una vera e propria Distro GNU/Linux, una nicchia di utenti che desidera distinguersi dalla massa.

Il parco software dedicato all’architettura ARM vede già diverse applicazioni disponibili, ma in alcuni casi non basta, in quanto occorre che le singole software house (o sviluppatori indipendenti) adattino la UI ad un’interfaccia touch. Certo, questo non è compito di JingLing e JingOS ARM, sia chiaro. Fino ad oggi non è realmente esistito alcun tablet  di pregevole fattura con a bordo una distro Linux (PineTab, RasPad e CutiePi ne sono un esempio), ed ovviamente in assenza di materia prima non poteva esserci l’interesse nello sviluppo di UI dedicate ai tablet.

Detto ciò, al momento non possiamo prevedere se da qui a 1-3-5 anni vi sarà un parco software dedicato, ma non dimentichiamoci che la Cina ha come obiettivo l’indipendenza hardware e software, e se tanto mi da tanto.. Esattamente come si sta muovendo Huawei, oppure come Deepin e le sue app sviluppate internamente, allo stesso modo JingLing potrebbe lavorare per ampliare l’offerta commerciale in termini di dispositivi (Tablet, Smartphone, Ultrabook..) e contestualmente raffinare JingOS e renderlo la propria piattaforma di riferimento.

In ultimo, il prezzo. Attualmente, su Indiegogo, per acquistare il bundle “JingPadA1 +JingPad Pencil” occorre sborsare 604€ (prezzo promo). Purtroppo un nuovo prodotto viene sempre equiparato a ciò che è già presente nel mercato. In questo caso, benché non vi sia alcun competitor che vende tablet simil JingPad A1, per funzionalità e per pricing il confronto con “Galaxy Tab S Series / iPad” sorge spontaneo (in particolare per la qualità costruttiva premium). In questo senso, con la serie Galaxy Tab S ed iPad stiamo parlando di prodotti oramai maturi e giunti alla loro ennesima revisione hardware / software, per cui l’utente medio potrebbe preferirli. Non è una cosa negativa, ad ognuno il proprio prodotto, ma forse un posizionamento con pricing leggermente rivisto al ribasso potrebbe invogliare più utenti all’acquisto.

Ad ogni modo, JingPad A1 e JingOS rappresentano una vera e propria opportunità per Linux e l’Open Source, per cui spero vivamente che questo progetto possa essere di enorme successo!

PRO CONTRO
  • Qualità costruttiva “Premium” con design ben curato
  • Hardware adeguato all’esigenza del progetto
  • Speaker audio di buon livello
  • Vera Distro GNU/Linux a prova di “smanettoni”
  • Autonomia già di buon livello (pur essendo pre-alpha)
  • Tastiera onboard che interviene puntualmente per facilitare l’interazione utente senza tastiera fisica collegata
  • Tastiera fisica magnetica molto funzionale e che non richiede alcuna ricarica
  • Book cover magnetica di buona fattura
  • Disponibilità App ARM con UI Touch Friendly
  • Pricing simil “Galaxy Tab S Series / iPad” da 256 Gb
  • USB Type-C senza uscita video
  • Modem 4G/5G non abilitato per l’utenza internazionale

Campagna Indiegogo:

Ecco i link alla community internazionale:

E quelli della community italiana JingOS GNU/Linux Italia:

Per i link alle varie altre community potrete fare affidamento al topic List of JingOS Local Communities del forum ufficiale!

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